In direzione del mare, oltrepassando il grande arco, lo Scoglio dello Scorzone, uno scoglio naturale che visto dall’alto si contrappone alla famosa isola di Dino. L’enorme scoglio di roccia calcarea si estende per circa 12 metri ed è composto per lo più da roccia e vegetazione solo nella parte più centrale.
Secondo la tradizione popolare, lo scoglio deve il suo nome al biacco, la vipera dei pollai, innocua. Nel dialetto meridionale l’animale viene definito proprio scorzone. Anche nel dialetto siciliano nu scurzuni, indica il biacco, mentre nel dialetto locale calabrese si dice u scurzun‘.
Non è la forma dell’isolotto a ricordare la sagoma dell’animale, ma la presenza di diversi esemplari sullo scoglio in passato e anche sulla costa. Il fenomeno si verifica ancora oggi, soprattutto nel periodo estivo, quindi fate attenzione se vi avventurate all’esplorazione in zone in cui l’erba è alta.